Azimut 40, il test
Apro il commento traendo spunto dalle domande di William, come sempre molto argute. Probabilmente Azimut ha scelto per questo 40 piedi la propulsione in linea d’asse al posto del pod drive in funzione del tipo di carena adottato. Lo scafo ha una V molto stretta nelle sezioni prodiere e centrali e in corrispondenza dello specchio di poppa il deadrise è di 18°. Se avessero adottato i pod lo sbandamento in virata sarebbe stato forse eccessivo, considerando inoltre che lo stesso scafo è utilizzato dal 38 flying bridge. Il nuovo 40S supera molto bene le onde, ma in condizioni impegnative, ad esempio oltre i 30 nodi sul mosso, è un po’ più “nervoso” rispetto al 43 e presenta reazioni rapide che richiedono correzioni altrettanto pronte da parte di chi la governa.
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Appuntamento al NavigaMi
Ci vediamo al NavigaMi, a Milano, sul Naviglio Grande, dal 30 Aprile al 2 Maggio. Vi aspetto.
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