Yacht and sail


Home Page > Blog > IL blog di Maurizio Bulleri > MD 51, il video del test

IL blog di Maurizio Bulleri
Quando correvo mi piaceva moltissimo provare la barca per sperimentare ogni modifica che avrebbe potuto renderla vincente. Adesso mi piace testare le barche da diporto per interpretare le loro caratteristiche, perchè ognuna è diversa dall'altra."

2010-05-18

MD 51, il video del test

Il Maxi Dolphin 51 è un perfetto esempio di come si possano ridurre i consumi alleggerendo le imbarcazioni (e aumentando altresì la robustezza) grazie a materiali e metodi di costruzione avanzati.



COMMENTI: 8 | LASCIA IL TUO COMMENTO







    • Alessandro scritto il: 19.5.2010 alle 15:12

      E’ una bella barca per essere la prima a motore dopo oltre vent’anni di barche a vela… è una bella barca e volevo chiedere una cosa… a me non piace molto come sono stati organizzati gli interni, ma la grandezza del pozzetto è buona ed è organizzato bene… tu invece cosa ne pensi???
      Alessandro

    • Alessandro scritto il: 19.5.2010 alle 19:52

      Sarebbe bello che faceste anche la prova del Sacs Maya, quello di 10 metri, oppure ad altri tipi di gommoni, comunque performanti ed eleganti.

    • William Cassar scritto il: 19.5.2010 alle 22:39

      Impareggiabile veramente. Quando l’avevano presentato nel 2007 vedevo il video nel sito MD come minimo una volta a settimana. Con l’hard top poi la barca diventata ancora più bella e praticabile. Insomma le loro imbarcazioni a vela a parere visivo danno un filo da torcere hai Wally, secondo me qua siamo a quei livelli….
      Conosci qualche dettaglio tecnico dell’angola di carena a prua, a poppa e a metà barca, e poi la costruzione di che tipo è. La V di prua sembra veramente profonda. A occhio direi 50 gradi….
      Se dovessi comparare l’MD51 con un Magnum 50 Bestia, quale sarebbe la tua scelta con Mare Forza 6…..
      Chi viene a Malta per il P1 GPS 11-13 Giugno?

    • Anonimo scritto il: 19.5.2010 alle 23:20

      Mio caro Maurizio, anzitutto come stai? Ti vedo e mi fa tanto piacere, mi allieti sempre con tante nuove prove di imbarcazioni, mi sono soffermato sul guardare la pulizia e l’essenzialità di questo prodotto, dove ho potuto ammirare la coperta così semplice, ampia e funzionale oltre che la prua cosi libera, bella anche come dici tu la svasatura della coperta che, oltre che dare dello spazio in più, rende maggiormente accattivante il design della barca anche se che con un colore cosi delicato va molto cautelata e quindi il parabordo si pone praticamente a filo. Come sono anche accattivanti, ma un po’ basse le prese d’aria dei motori. Parlando degli interni la barca è molto semplice e spartana come design, ma al tempo stesso pulita e senza fronzoli, come il ripiano del bagno armatoriale o come la posizione del letto verso prora, data la carena costruita con il sistema del sottovuoto la murata alta, la ruota di prua molto molto spiovente sembra quasi il sistema della prua rovesciata ma non lo è, questo sicuramente favorisce tempi di planata inferiori e migliore morbidezza sull’onda, mentre non capisco a poppa questa barca con il mare di poppa come navigherebbe in presenza di onda formata da dietro, questo forse potrebbe essere un suo neo, ma non potendo avere tutto dalla vita non possiamo mica lamentarci, la barca è molto semplice ricorda un po’ come progetto il Rivarama all’esterno, mentre nell’interno ricorda il 43 Tropicana, mentre per quanto concerne la carena la barca avrà un progetto nuovo di derivazione velica, visto il bassissimo pescaggio e visto anche l’uso dell’Ips per la manovra e le prestazioni, i piedi poppieri sarebbero stati un’applicazione limite mentre gli assi le avrebbero fatto perdere il pregio dei consumi (del resto lps è nato principalmente per questo), mi piace molto anche l’hard top, molto semplice, alto, arieggiato al tempo stesso e anche l’uso del kevlar all’interno, insomma una barca per un uso o come maxi tender o come alternativa ai maxi rib odierni, con costi allo stesso livello. A presto Maurizio, piacere di averti potuto scrivere.

    • marco capruzzi scritto il: 20.5.2010 alle 14:35

      Caro Maurizio ho visto la tua recensione del Maxi Dolphin dove si nota la pulizia e l’essenzialità del progetto sia nel pozzetto sia nella coperta, anche se spero che gli oblò di prua sulla coperta siano perfettamente a filo con il pagliolo onde salvaguardare gli alluci, un altro elemento sul quale hai attirato l’attenzione è la svasatura in alto delle murate che, oltre a conferire maggior spazio, dà un’impostazione ancor più muscolosa della forma dell’imbarcazione, per quanto concerne l’hard top è interessante il fatto che è una struttura leggerissima e molto arieggiata senza dovere usare obbligatoriamente l’aria condizionata, per quanto concerne gli spazi vedo che sono interni ed esterni ampi e semplici come il letto a poppavia che sicuramente, data la prua molto affilata, anche in banchina sente l’acqua che sbatte, il progetto della carena è molto semplice visto che la prora è molto appuntita e serve data l’elevata larghezza della barca a raggiungere subito velocità, oltre il fatto che mi lascia perplesso il basso pescaggio compensato dalla motorizzazione Ips e l’andamento della barca con il mare di poppa, oltre che vorrei vedere come beccheggia sul mare duro.
      Infine sono rimasto a vedere l’impostazione esterna che ricorda il Rivarama e interna che ricorda il Riva 43 Tropicana e forse data la vicinanza geografica allo storico cantiere l’idea viene da là. A presto Maurizio, sempre in attesa di vedere le tue prove.

    • Alessandro scritto il: 20.5.2010 alle 16:15

      scusate… ma per caso avete già testato il Manò Marine 35??? e se si quando??? mi piacerebbe vederlo perchè è una barca interessante… continuate cosi… Alessandro

    • Massimo Mazza scritto il: 22.5.2010 alle 21:22

      Vorrei avare informazioni sull Alterego 50

    • ColeTrickl scritto il: 24.5.2010 alle 17:46

      Davvero bellissima questa imbarcazione. Inoltre interessante anche dal punto di vista tecnologico.

Nautica sotto tiro: un film gia' visto

Perché è così difficile far capire che la nautica è un’industria di cui l’Italia deve andare fiera? Perché siamo tornati a demonizzare armatori e barche quando invece dovremmo avvantaggiare questo settore? Il clima che negli ultimi mesi si sta respirando intorno alla nautica ricorda quello degli anni Ottanta, con alcuni settimanali che ripropongono l’associazione scontata “armatore uguale evasore”. Un binomio che non giova a un settore che sta attraversando, come tanti, una crisi...