Buzzi 39 RIB, il video del test
Record: 62 nodi con 6 Kg/cv! Tenuta di rotta perfetta, attraversamento dell’onda con assetto costante e assenza di impatti. Robustissimo e inaffondabile. Per fortuna che c’è Buzzi.
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Ottima prova, barca fantastica, divertente, che dà grandi emozioni. Sono un appassionato di barche e devo dire che mi ha lasciato esterrefatto questa prova del Buzzi 39 Rib, i 2 motori mercury sono impressionanti.
Sono contento di aver trasmesso a lei le emozionanti sensazioni che ho provato.
Salve Maurizio, complimenti per la prova, le volevo chiedere se esiste una versione ancora più potente e veloce del RIB 39′ e se l’FB 80′ è ancora in produzione ad Annone.
La ringrazio in attesa di una risposta, continuate così che avrete sempre successo.
La versione “gara” del Buzzi 39 Rib viene motorizzata con due turbodiesel Fiat Powertrain Technologies N67 da 6,7 litri, common rail, 24 valvole, tarati a oltre 600 cavalli che lo spingono a 85 nodi di velocità. L’FB 80 viene oggi costruito dal cantiere Otam, nel sito produttivo di Genova Sestri Ponente. Dopo i modelli a quattro e tre motori, questa estate sarà varata una nuova versione con due MTU da 2640 cavalli.
A dir poco entusiasmante per le prestazioni sia velocistiche che di tenuta. Essendo un grande appassionato di nautica e in possesso di un gommone Joker Boat, le chiedevo se fosse possibile fare delle prove anche con barche di piccole e medie dimensioni.
la Vs. trasmissione la seguo dagli esordi e mi trovo a rivedere più volte la prova della stessa barca (vedi quella fatta con Capirossi) o seguire delle vere NAVI assolutamente irraggiungibili, almeno per me. Pertanto penso di esprimere la volontà di tantissimi che come me seguono la trasmissione e vorrebbero più “equilibrio” nelle scelte delle imbarcazioni. Vi ringrazio e Vi auguro Buon Vento.
Condivido pienamente il desiderio di provare e mostrare tante barche diverse e soprattutto quelle “raggiungibili”. Spero di avere la possibilità di farlo sempre meglio e in misura maggiore. Come ogni attività, anche questa richiede impegno e risorse che ovviamente non sono infinite. Però stiamo crescendo e state aumentando anche voi che ci seguite, quindi siamo sulla giusta rotta!
Bellissimo il gommone sia dal punto di vista estetico che nella motorizzazione. Volevo chiedere se sul canale di yacht and sail si potevano vedere prove in mare di natanti da 6 a 8 metri. Colgo l’ occasione di salutare Maurizio Bulleri.
Ma certo! Non sono molte, ma ci sono. Non dipende solo da me, ma anche dai cantieri. Io mi diverto moltissimo a pilotare le barche da 6 a 8 metri perché sono quasi sempre veloci
Carissimo Sig. Maurizio Bulleri, siete meravigliosi e i vostri programmi sono splendidi! Ma perché considerate pochissimo noi piccoli diportisti? Vorrei chiederle un consiglio. Devo sostituire il mio vecchio motore Honda 40 perchè ho acquistato un nuovo gommone da 6,20 metri e vorrei installare un Honda 90V-Tec o uno Yamaha 100/115. Cosa ne pensa? Sono molto confusa. Sarei felice se potessi avere il consiglio di un grande esperto, che non sia di parte e non guardi solo l’aspetto commerciale. La ringrazio e spero in una vostra risposta.
Carissima Alba, sono d’accordo con lei nel dare maggiore spazio in TV alle piccole imbarcazioni e invito i cantieri e la redazione a tenere conto delle numerose richieste sull’argomento. Per risponderle con la massima precisione al suo quesito avrei bisogno di sapere di che gommone si tratta, o almeno quanto pesa, con quale carico naviga in prevalenza e se le interessa raggiungere alte velocità di crociera. In ogni caso dall’esame dei motori indicati emerge quanto segue. L’Honda 90 V-Tec è un fuoribordo di ultima generazione che possiede il meglio della tecnologia (fasatura variabile, iniezione multipoint, sistemi di controllo della combustione che regolano la miscela per la massima efficienza con il minimo consumo). E’ un 4 cilindri da 1496 cc. che pesa 163 Kg a secco. Il 100 cavalli di Yamaha è un motore molto simile, anch’esso di recente progettazione (con iniezione multipoint e doppio albero a camme in testa). E’ un 4 cilindri da 1596 cc che pesa 170 Kg. Entrambi hanno un rapporto di riduzione di circa 2,3 e quindi, a parte la differenza di potenza, sono sostanzialmente uguali. Con l’Honda consumerà appena un po’ meno, con lo Yamaha andrà un po’ più forte, ma le differenze saranno appena percettibili, dell’ordine del 5%. Il 115 cavalli di Yamaha utilizza le medesime tecnologie ed è sostanzialmente uguale al 100 cv ma è dotato di una maggiore cilindrata ottenuta aumentando la corsa del pistone. Il peso è contenuto in 186 Kg e il rapporto di riduzione è di 2,15. Con questa unità aumenterà leggermente la velocità (un paio di nodi) e a parità di andature di crociera i consumi potrebbero risultare praticamente uguali. Semplificando si può dire che le tre unità considerate sono perfettamente in scala, cioè possiedono potenze, cilindrate e pesi coerentemente crescenti e rapporto di riduzione in diminuzione all’aumentare dei cavalli. In pratica sono tutti motori perfetti per il suo gommone e nessuno è superiore o inferiore agli altri per tecnologie e qualità. Si tratta quindi di scegliere la potenza giusta secondo le sue esigenze, cioè in funzione del carico e della velocità richiesta.
Cara Alba, aggiungo che con l’introduzione degli incentivi statali sulla rottamazione, validi dal 15 aprile 2010 e fino al 31 dicembre 2010 (salvo esaurimento fondi), si avrà la possibilità di acquistare i motori fuoribordo a basso impatto ambientale (conformi alla Direttiva 2003/44/CE) fino alla potenza di 75 kW compresa (100 CV), con un contributo pari al 20% del prezzo di vendita fino ad un massimale € 1.000,00 (IVA compresa). Dia un’occhiata anche agli altri marchi che hanno motori equivalenti e fanno ulteriori sconti, oltre a quelli statali.
Buongiorno Maurizio. Ti ho già scritto in passato (a proposito di un Atlantis 39 che, anche a seguito della tua esauriente risposta, ho deciso di acquistare) ed avrei una domanda da porti. Nel corso della prova del Bavaria Deep Blue, prendendo una ‘imbarcata’ dici che in effetti è colpa tua, in quanto, col mare di poppa, avresti dovuto sostenere la prora, annullando gli intruder e alzando i trim. Devo dirti che, per la mia scarsa esperienza (avevo un SeaRay 260 open con due Mercruiser efb 230 cv), avevo avuto una impressione esattamente opposta. Voglio dire: alzando i trim, le eliche prendevano continui fuori giri e, dunque, ero costretto ad abbassarli al massimo. Non solo, ma avevo anche la sensazione che abbassando un po’ i flap, la barca fosse più stabile. Posso chiederti un maggiore approfondimento sull’argomento? Grazie sempre.
Accidenti che responsabilità ho avuto! Ho influenzato il tuo acquisto! Tenete presente che il mio parere è strettamente personale!
Rispondo alla domanda.
Quando si alzano troppo i trim è normale che le eliche vadano in cavitazione perché escono dall’acqua (una facoltà concessa e necessaria solo per le eliche di superficie). Alzando il trim si ottiene, normalmente, un aumento dell’angolo di incidenza dello scafo, in altre parole la prua si solleva, la carena risulta meno bagnata e l’acqua oppone meno resistenza alla corsa dello scafo. Abbassando i flap si ottiene il risultato opposto, la prua si abbassa e la carena, completamente immersa da prua a poppa, risulta più stabile. Sul Bavaria Deep Blue, con mare in poppa, la prua tende a immergersi (fenomeno tipico di molte barche in questa condizione) e per evitare di “infilarla” dentro l’onda è bene tenerla un po’ sollevata. Per sostenerla si devono togliere i flap e alzare i trim, ovviamente quel tanto che serve a raggiungere lo scopo, senza mandare in cavitazione le eliche.
salve sig. Bulleri,
innanzitutto complimenti, seguo sempre con piacere e molto interesse i suoi test! Volevo chiederle un consiglio: ho appena acquistato una barca nuova, una “Eden 22 open” del cantiere nautico Marinello e volevo un consiglio sulla scelta del motore. L’ho presa in package con un Yamaha F150, secondo lei, visto che la barca a secco e senza motore pesa 1000 kg, vanno bene 150 cv? A me non interessa raggiungere velocità elevate, però mi interessa che per andare ad una buona velocità di crociera non sia costretto ad andare a giri troppo alti facendo impennare i consumi. Lei cosa mi consiglia? Secondo lei 150 cv vanno bene? A circa 20 nodi quanti lt/h potrei consumare all’incirca? Che velocità massima potrei raggiungere? Spero mi risponderà, perché sono ancora in tempo per scegliere un motore superiore, anche se economicamente mi converrebbe lasciare il 150 cv. Grazie in anticipo.
Ho dimenticato di scrivere: secondo lei a quanti giri raggiungerei i 25 nodi e quanto consumerei all’incirca?
Grazie ancora e scusi le tante domande, ma ho bisogno di consigli perché sono molto indeciso.
Direi che lei ha fatto la scelta giusta, la più consapevole e razionale. La potenza è sufficiente e non è esagerata, come al contrario capita spesso di vedere. Velocità e consumi dipendono ovviamente dal peso e dal carico. Mi sembrano un po’ eccessivi i 1000 Kg di peso dichiarati per l’Eden 22 Open senza motore. In ogni caso, ipotizzando 2-3 persone a bordo e 100 litri di carburante il Marinello con il 150 cv di Yamaha dovrebbe raggiungere una velocità massima di circa 36 nodi. A 20 nodi (4000 giri/munito) dovrebbe consumare circa 20 litri/ora e a 25 nodi (4500 giri/minuto) potrebbero essere necessari 25 litri/ora.
Grazie mille sig. Bulleri, mi ha davvero tranquillizzato, avevo il timore che il motore fosse sottodimensionato per la barca, ma i consigli di un esperto come lei mi hanno davvero tranquillizzato! Le chiedo l’ultima cosa se permette (le prometto l’ultima domanda): tenendo conto che il cantiere mi ha garantito che usano un’ottima timoneria a cavo, lei invece pensa che sia importante installare l’idroguida.
Raccomando l’impiego della timoneria idraulica già a partire dai 100 cavalli. Una timoneria monocavo, per quanto di buona qualità e ben installata (l’installazione è importante quanto il prodotto, perché il raggio di curvatura incide moltissimo nelle prestazioni), non è adatta ai motori potenti. La timoneria idraulica non serve solo a ridurre lo sforzo sul timone, ma soprattutto permette di correggere rapidamente la rotta, ad esempio per evitare un ostacolo improvviso o per controllare meglio il mezzo ad alta velocità.
Apprezzo sempre le tue prove e vorrei farti alcune domande in merito a questo abbinamento. Hai notato una differenza di giri tra il motore dx e quello sx alla massima velocità? I motori che interasse avevano e che incidenza a chiudere?
Cordialmente Stefano.
Grande il battello, grande il progettista, grandi i motori, ma soprattutto GRANDE il tester il quale è riuscito anche questa volta a trasmetterci le emozioni provate in prima persona su un mostro del genere.
Complimenti Maurizio per la tua professionalità portata avanti con grande passione.
Ciao
gentile sig. Maurizio salve, nel complimentarmi con lei per l’eccezzionale professionalità, chiarezza e capacità di sintesi, e nel premettere che non ho avuto modo di guardare la prova del FB 39 in TV ma ho visto quella sul sito YS, volevo chiederle che tipo di elica ha usato per il test(marca, modello, passo..) e se ha avuto modo, vista la sua esperienza al riguardo, di coglierne il comportamento; con riferimento alla sua impressione circa la timoneria mercury-verado, mi chiedevo in fine che tipo di accoppiamento avevano i motori anche alla luce della assenza di vibrazioni sul dritto e in virata atteso che mi pare trattasi di motori (i verado 350) curati dalla mecury racing azienda notoriamente attenta a questi aspetti.
nel ringraziarla per la preziosa attività spero di avere presto sua risposta
gentile sig maurizio, salve, nel riformularle i miei complimenti per la sua prova del FB 39, vorrei chiederle se è in possesso delle seguenti informazioni:
durante il test i motori che tipo di eliche montavano (marca modello, passo e se lab finish);
associandomi alla domanda di stefano, che tipo di accoppiamento è stato fatto x i motori ( barra alla testa o a i piedi, interasse e incidenza ).
Cordialmente Angelo