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Arriva il Registro Telematico: meno controlli per i diportisti?

Buone notizie per gli armatori: grazie all’impegno di UCINA, il 2013 potrebbe essere l’anno della svolta per la parte fiscale

Il 2013 si apre con qualche buona notizia per i diportisti e gli addetti ai lavori. La prima è rappresentata dall’istituzione - presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - del Registro telematico per le unità da diporto immatricolate che, appena operativo, darà certezze al mercato, cancellerà la possibilità di frodi e renderà superflui i molteplici controlli alle imbarcazioni da parte degli organi preposti. La seconda è la proroga al 2020 per le concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per “porti turistici, approdi e punti di ormeggio dedicati alla nautica da diporto”, incluse quelle sportive dei circoli nautici. “Pur in un clima politico confuso abbiamo dimostrato ancora una volta nei fatti di essere l’Associazione che lavora per tutta la filiera, nell’interesse di tutti i settori del comparto, come sindacato della nautica - commenta il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni - così continueremo a fare per rimuovere gli ostacoli burocratici e fiscali che strozzano la ripresa del mercato nazionale”.
Queste norme - contenute nel testo finale della Legge di Stabilità - si aggiungono all’altro importante traguardo raggiunto in dicembre dalla Confindustria Nautica al termine di un lungo lavoro di confronto e collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, iniziato nel maggio 2010, che ha comportato l’eliminazione dei coefficienti moltiplicatori del valore della barca. Il settore chiedeva da tempo un intervento dell’Agenzia delle Entrate sull’applicazione dei coefficienti introdotti nel calcolo del Redditometro nel 2010 per i quali precedentemente veniva moltiplicato il valore forfettariamente presunto della unità da diporto. L’importanza del nuovo Redditometro consiste proprio nella scomparsa di tale coefficiente per cui il valore di acquisto della barca d’ora in poi peserà allo stesso modo della medesima spesa effettuata per un immobile, senza nessuna differenza di sorta tra beni immobili di pari valore.
Contemporaneamente, il costo della rata del leasing andrà a finire fra le altre spese fisse, al pari del canone di locazione di un immobile, e sarà parimenti trattata. Nella compilazione del Redditest - che consentirà di fare un calcolo a monte, in maniera totalmente anonima - i possessori di imbarcazioni superiori a 3 metri (per quanto riguarda il Redditometro saranno prese in considerazione le imbarcazioni da 4 metri in su), dovranno indicare la lunghezza, la tipologia “vela” o “motore” e le spese per l’assicurazione e l’eventuale rata di leasing. I costi di manutenzione sono stimati sulla base della dimensione e della tipologia di scafo anche sulla base dei dati forniti all’Agenzia delle Entrate da UCINA a seguito di un’indagine commissionata alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova e all’Osservatorio Nautico Nazionale. I valori sono stati ponderati anche considerando le differenti tipologie di strutture e la localizzazione geografica. “Il Redditest potrà anche diventare un utile strumento di lavoro per i dealer nautici - aggiunge il Presidente di UCINA - in quanto consentirà di sfatare la sostanziale mancanza di fiducia dei consumatori cui hanno portato anni di demonizzazione dell’acquisto di un’imbarcazione”.