Un test mondiale!
Che virate! Che controllo!
E’ una vera rivoluzione. E’ la propulsione che mancava: eliche controrotanti azimutali per grandi yacht. E’ il nuovo ZF POD 4000 che ho provato in anteprima mondiale sull’Azimut 62S. Con questo sistema le barche da 60 a 120 piedi si manovrano come un gommone di 5 metri con motore fuoribordo, anzi meglio. Dimenticatevi le leve degli invertitori perchè ci si ormeggia con il joystick e ci si sposta tra i pontili agendo semplicemente sulla ruota di timone. La foto che ho scattato, forse, può darvi un’idea di cosa accade quando si dà improvvisamente tutta la barra (si “sterza” a fondo corsa) a manetta: fianco in acqua, sbandamento quasi da downfloading, ma che virata! In un paio di lunghezze (circa 40 metri) la rotta è invertita. A cosa serve? Immaginate di trovare un ostacolo davanti all’improvviso… lo evitate di sicuro. Nel tentativo, non riuscito, di rompere qualcosa (le prove durano da mesi) abbiamo eseguito virate e slalom strettissimi (sembrava di essere sull’ottovolante). Quando proverete lo ZF POD 4000 sull’Azimut 62S (o su altre barche) resterete stupefatti. Ah, dimenticavo, la barca, rispetto alla versione con linea d’asse equipaggiata con gli stessi motori, corre più veloce (+ 2 nodi con una tonnellata di carico in più), accelera più rapidamente e consuma meno. Un solo difetto: è molto reattiva, forse troppo, ma la sperimentazione continua e magari ZF, come sulle auto (sono moltissime quelle che montano i cambi ZF), metterà due tarature, comfort e sport, per scegliere quella più adatta, secondo lo stile di guida e le condizioni.
COMMENTI: 5 | LASCIA IL TUO COMMENTO

ciao Maurizio.
potresti spiegare come funzionano queste nuove propulsioni? sono come dei pod o cosa?
spero poi di vedere la prova su world boat o leggerla sulla rivista.
Sono dei pod, come l’IPS o lo Zeus, ma sono per grandi imbarcazioni; possono essere utilizzati con tutti i motori e danno la possibilità a chi è abituato al joystick su un 40 piedi, di ritrovare lo stesso strumento e la stessa semplicità di manovra su un 120 piedi. Ci sono effetti positivi sui consumi e la velocità, ma è straordinaria la differenza di guida: un grande yacht diventa agilissimo. Il motore viene collegato al pod con un cardano (un asse di giunzione) che permette una certa elasticità dell’impianto. Il pod trasforma la rotazione da orizzontale in verticale (per uscire dal fondo dello scafo) e poi nuovamente in orizzontale, per dirigire il moto delle eliche in direzione parallela allo scafo e ottenere così il migliore rendimento. La linea d’asse spreca molta energia essendo diretta verso poppa, ma anche verso il fondo (dall’angolo di inclinazione dipende la sua efficienza).
ok, grazie.
volevo sapere perchè le barche che montano il sistema IPS non raggiungono velocità di punta superiori a 34/36 nodi. Probabilmente c’è un motivo tecnico potresti spiegarlo.
Grazie a presto.
Beh, non è esattamente così, ci sono barche di 42-43 piedi che con gli IPS 600 (2 x 435 cv) toccano o superano leggermente i 40 nodi (ad esempio lo Spider di CDS). Tuttavia è bene precisare che la resistenza idrodinamica cresce in modo esponenziale all’aumentare della velocità. La parte immersa dell’IPS rappresenta quindi un “freno” che diventa sempre più rilevante al crescere dell’andatura. Per andare veloci, oltre i 40 nodi, è quasi sempre utile ricorrere alle propulsioni di superficie che hanno bassa resistenza, elevato rendimento e sopportano tutti i cavalli necessari per andare forte.