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Un sistema integrato Ethernet è il plus del lussuoso 58 metri Royal Huisman: ogni elemento è tenuto costantemente sotto controllo

Ci sono barche che solcano ogni giorno gli oceani totalmente inosservate e ci sono quelle che lasciano il segno. Sono le barche “Ariete” che, con la forza delle loro idee innovative, sfondano le porte della ricerca, sbriciolano certezze secolari e ci catapultano - volenti o nolenti - in un futuro fino a ieri solamente immaginato. Oggi tocca allo yacht Ethereal alzare l’asticella dei traguardi possibili. Qualcuno obietterà che la barca non passerà alla storia per l’estetica e in parte è vero: si poteva fare più moderna, più di design ma, come già accaduto con Mirabella V, a Ron Holland non interessa tanto inseguire il look esasperato; per lui un riposante equilibrio estetico è più che sufficiente. La sua sfida con la storia, d’altronde, si gioca su ben altri piani. Firmata a quattro mani da Holland e Pieter Beeldsnijder e costruita presso il cantiere Royal Huisman, Ethereal si presenta come un ketch classico, imperioso, con tanto di Flybridge e tuga importanti, una versione aggiornata e ingrandita del megasailer di 43m Juliet - realizzato da Huisman nel lontano 1993 - cui armatori e designer fanno, infatti, riferimento. Ma Ethereal è molto di più, e non sono i 15 metri aggiuntivi a fare la differenza, quanto l’intera filosofia progettuale che sta alle sue spalle. Il Ketch di 58m, infatti, nasce dopo un brain storm organizzato dai signori Bill e Shannon Joy presso il cantiere: hanno invitato esperti di yacht design, ingegneri, accademici e hanno chiesto loro come creare qualcosa di veramente innovativo, come rispondere alle sempre nuove esigenze di chi vive a bordo, semplificando il lavoro dell’equipaggio e, soprattutto, non rovinando l’ambiente? La risposta è sotto i vostri occhi, uno yacht elegante, comodissimo, attrezzato con le più moderne tecnologie e dotato di ogni impianto ed elettrodomestico esistente, a zero impatto ambientale. Partiamo dall’inizio: barche di queste dimensioni hanno bisogno di motori molto potenti per navigare senza vento, di generatori che facciano girare lavatrici, lavastoviglie, forno, frigo, pompe di sentina, dissalatori, winch... e ogni impianto deve essere corredato di adeguato sistema di allarme e monitoraggio... Alla fine c’è bisogno di una “stanza dei bottoni” imbottita di schermi e spie per tenere tutto sotto controllo. Adesso non più: Royal Huisman, infatti, ha inventato un sistema integrato Ethernet che convoglia tutti gli impianti di bordo e segnala ogni anomalia su un unico schermo, una sorta di “cervellone” che in più gestisce anche la domotica, l’impianto hi-fi, internet, il sistema di videoconferenza, il satellite per rintracciare tender o gadget acquatici (in caso di furto) e il mini cinema.