Il blog di Emanuele Zenoni

Sono passati oltre quaranta giorni dalla fine del Salone Nautico di Genova, mentre mi appresto a scrivere questo editoriale, e la situazione sul futuro della manifestazione più importante per la nautica italiana è caduta in mano alla politica. Una situazione che già in altri casi, vedi la famigerata tassa di soggiorno che ha vuotato i porti italiani, non giova mai al nostro comparto. Questa volta la lotta è a livello di Comune, quello di Genova, e non di Governo, ma il problema resta identico.
Ho visto il test di questa barca e, devo dire, mi ha affascinato. Splendido il progetto, riuscita la barca, ma 70.000 euro di differenza non sono un po’ troppi?
In fin dei conti la barca è molto parca nei consumi anche con la sola motorizzazione diesel. Che poi sarebbe quella usata nel 90% dei casi perchè ti garantisce una velocità doppia con un consumo inferiore ai 10 litri/ora.
Alla fine i vantaggi si ridurrebbero alla possibilità di accesso nei parchi marini (da verificare), alla disponibilità di elettricità a bordo praticamente infinita e a qualche spostamento a breve raggio.
Sinceramente mi sembra un prezzo un po’ elevato, non sei d’accordo?
Stefano.
Gentile Stefano,
Non credo che il prezzo sia elevato. Anzi tutt’altro, credo che sia la barca ibrida più economica a parità di misura. La differenza di prezzo tra la versione ibrida e quella diesel è motivata dal fatto che la barca monta dei pannelli fotovoltaici di ultimissima generazione e batterie a polimeri di litio, che consentono alla barca di navigare (a 3/5 nodi) senza bisogno di altre fonti se non quella del sole.
E’ chiaro che il tuo ragionamento puramente economico non fa una piega, se la barca consuma 10 litri ora con 70.000 euro di risparmio ne fai di miglia.
Però c’è da apprezzare che un cantiere stia investendo tantissime energie in questo genere di imbarcazioni, riuscendo a produrre una barca con costi a mio avviso contenuti.
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Potresti dirmi fino a che onda o forza mare ritieni sia “sicura”?
Carissimo Giovanni,
La carena dislocante è molto simile a quella di una barca a vela di pari misura (10 metri). L’impatto sulle onde è quindi distribuito su tutta la carena quindi sicura e confortevole.
Inserendo la movimentazione elettrica lei ha detto che “non consumiamo niente” e che “è totalmente gratuito”. Ma, secondo lei, l’energia elettrica fornita dalle batterie chi gliela dà?
Se le batterie sono state caricate dalla rete, allora c’è una bolletta da pagare; se sono state caricate dal motore diesel della barca, allora c’è stato un consumo di gasolio, anch’esso da pagare. Tenendo conto di tutti i rendimenti, di cui ora le risparmio di discutere, la motorizzazione elettrica alla fine energeticamente costa di più. Se si sfrutta la rete per caricare le batterie, può essere che si spenda meno, ma solo perchè il gasolio è gravato da una tassazione diciamo politica. Se navigare elettricamente fosse davvero gratis, lei avrebbe inventato il moto perpetuo.
La pregherei di informarsi meglio da chi ne sa prima di parlare e riterrei doverosa una precisazione almeno sul blog.
Gentilissimo Sig. Maurizio,
Forse le è sfuggito un semplice ma fondamentale passaggio. La barca è dotata di pannelli fotovoltaici di ultimissima generazione e con una giornata di sole si può navigare a 3/5 nodi. Inoltre grazie ai pannelli la barca ricarica le batterie anche quando non si usa. Questo veniva spiegato nella prima parte del filmato che non è presente sul blog, ma è in onda sul canale 430.
Per ulteriori chiarimenti sono a vostra completa disposizione…
Volevo farti i complimenti per i tuoi test, a mio avviso oltre ad essere carino sei anche competente, Continua così!!!
D’accordo; il blog riporta evidentemente solo una parte del filmato e non poteva non sfugggirmi.Comunque la navigazione elettrica gratis non è mai, anzi! Basti pensare all’investimento che tutto ciò comporta. Siamo ancora lontanissimi dalla convenienza economica del kwh prodotto con i pannelli fotovoltaici.
Saluti
Gentilissimo Emanuele,
intanto ti ringrazio per la rapidità con la quale mi hai risposto, poi ti assicuro che continuerò a guardare il canale 430, il mio preferito, con programmi fatti da persone appassionate, competenti e amanti del mare.
Tornando al Greenline sono d’accordo con te sul fatto che ogni sforzo che vada nella direzione del risparmio energetico e nel rispetto ambientale deve essere apprezzato, ma quasi il 50% del valore della barca mi sembra comunque un costo eccessivo.
A presto, Stefano.
Non possiedo una barca, ma questa prova mi ha quasi convinto ad acquistarne una.
Questo è il più bel complimento che possa ricevere. La ringrazio gentile Sig. Gianni Siena.
CONDIVIDO PIENAMENTE QUANTO DETTO DA FASTENE.
TROPPA DIFFERENZA DI COSTO PER L’IBRIDO, ANCHE SE L’IMBARCAZIONE NELL’INSIEME SI PRESENTA INTERESSANTE E PIACEVOLE.
4 PANNELLI FOTOVOLTAICI E UN MOTORE ELETTRICO E UN PO’ DI BATTERIE NON GIUSTIFICANO ASSOLUTAMENTE LA DIFFERENZA DI PREZZO.
CI SARA’ CERTAMENTE ANCHE IL COSTO DELLA RICERCA, MA E’ SEMPRE ESAGERATO, E LO POTREBBERO SPALMARE IN PIU’ UNITA’.
SONO ANCHE ESAGERATI I COSTI DI TUTTE LE IMBARCAZIONI, VEDIAMO PROPRIO IN QUESTO PERIODO DI CRISI LE OFFERTE AL RIBASSO CHE CI SONO.
Caro Zenoni, questa barca è davvero innovativa, sopratutto come concetto del navigare. Al di là del sistema ibrido, è la carena che rende rivoluzionaria una barca così : finalmente uno studio serio e impegnato sull’ idrodinamica di piccoli scafi dislocanti: eravamo praticamente fermi ai gozzi e similari ! La barca mi interessa, ma non ho capito neppure dal catalogo on line se nella versione standard ( non ibrida ) l’ impianto elettrico sia basato su batterie al litio e inverter 230v oppure su uno tradizionale con batterie al piombo e impianto di bordo a basso voltaggio. Hai informazioni al riguardo ? Grazie
Caro Alduran,
Si la carena è molto innovativa, con un ottima efficienza idrodinamica. La versione standard credo venga fornita con il sistema tradizionale di batterie al piombo e impianto a 12v, ma ti consiglio di contattare direttamente il cantiere, sicuramente di daranno tutte le informazioni necessarie.
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barca davvero interessante potrei avere qualche informazione in più sul cantiere e magari gli indirizzi.
Grazie
Gentile Pierpaolo,
La barca è prodotta dai cantieri SeaWay, ecco il sito dedicato alla nuova linea del cantiere: http://www.greenlinehybrid.com
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sono un neofita che ha scoperto da pochissimo la vs trasmissione wordl boat che è diventata la mia prima scelta per il preserale. non ho mai avuto una barca perche abito a milano ma da quando mi avete fatto scoprire il geenline 33 ci sto facendo un pensierino. una domanda molto semplice
con la motorizzazione base è necessaria la patente nautica?
grazie
Gentile Sergio,
Si la patente nautica è necessaria. La invito per conoscere meglio il mondo della nautica al navigaMI di milano che si terrà tra pochi giorni.
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Caro Emanuele ho seguito con molto interesse il test del Greenline 33 tanto che ho già contattato il rivenditore della mia zona ,il quale però mi ha detto che l’esemplare provato era equipaggiato con il motore da 165 hp e non con quello da 75 hp..Confermi il motore da 75 hp?Ti ringrazio e complimenti!!
Sarei interessato all’acquisto della greenline 33, è molto bella ma vorrei sapere se è possibile apportare modifiche al fly bridge, prendendo la versione solo con motore diesel ed anche se è possibile avere, per esempio, due motori da 50 cv.
Se ne trovano già di usate?
a presto
Paolo
[email protected]
Gentile Paolo,
La versione solo Disel del Greenline 33 è priva di pannelli solari, quindi è possibile aggiungere la cuscineria sul tetto, gli ospiti potranno prendere il sole.
Per quanto riguarda la doppia motorizzazione è già più complicato, a lisitino non esite. Le consiglio di contattare direttamente il cantiere o il dealer di zona per informazioni più dettagliate.
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Gent.le Emanuele, sono venuto a conoscenza da poco del Greenline 33, tecnicamente conosco già quasi tutto, sono interessato alla versione solo diesel, ci sono discordanze nei prezzi, a me risulta essere 80 + iva mentre in un commento si parla di 70 euri…eppoi quali sono gli accessori diciamo “obbligatori” cioè quelli che non si può fare a meno ? Meta Mare indica come prezzo base 114 euri circa, perchè tale cifra ? grazie mille per la risposta.
Mi sono accorto di aver sbagliato l’importo,… correggo: la concessionaria Meta Mare vende la barca a 114.500 euro esclusa IVA !? …quella solo diesel e senza accessori… perchè si parla di 80.000 euro + iva ?? Quanto incide, che tu sappia, il trasporto fino al posto barca del clente ?
Grazie tante.
Maurizio
Scusa per l’errore.
Gentile Maurizio,
I prezzi mi sono stati forniti dal cantiere, ma si trattava di prezzi base, quindi tutto escluso.
I costi di trasporto incidono tantissimo, spostare una barca con la scorta è molto complesso, quindi costa e dipende dalla destiazione finale.
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Gentile Emanuele,
questa barca è veramente alla portata di chi si vuol godere il mare. Tuttavia credo che una configurazione a due cabine (…qualche piede in piu’) sarebbe interessante perchè inquinando poco ed avendo i consumi delle dislocanti nordeuropee con in più la capacità di tenere il mare di una barca a vela, beh, chi la compra magari vorrebbe farci dei viaggi un po’ più lunghi di quello che può fare con le imbarcazioni meno efficienti. Che tu sappia questo è nei progetti del cantiere ? o c’è qualcosa in arrivo con lo stesso pack ambientale e costo d’acquisto ma con 2 cabine ?
Grazie per tutte le tue prove, sono bellissime.
Ciao
Torny
Gentile Torni,
Grazie per i complimenti!!!
Il Greenline 33 è una barca che sta riscuotendo molti successi, sono certo che ben presto arriveranno nuovi modelli e credo che verrano presentati nei saloni d’inverno.
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Ciao Emanuele, mi potresti dire dove è visibile questa imbarcazione.
Saluti Aldo
Gentile Aldo,
Ti consiglio di contattare direttamente il cantiere, sapranno fornirti tutte le informazioni necessarie.
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