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Ferretti si salva ma diventa cinese

Dopo mesi di incertezze e colpi di scena, sembra sia arrivata la soluzione per lo storico cantiere nautico

Sembra giunto a un punto di svolta il destino del Gruppo Ferretti: il colosso cinese Shandong Heavy Industry Group avrebbe rilevato il credito in possesso a Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18%), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.
L'accordo avrebbe trovato anche il consenso della Royal Bank of Scotland che detiene il 10% del debito del gruppo. La transazione avverrà, da una parte, rilevando, in contanti, una fetta di debito; l'altra, rifinanziando la società che alla fine si troverà con debiti per soli 100 milioni di euro rispetto ai 600 attuali. In questo modo gran parte dei creditori usciranno definitivamente dalla partita Ferretti. Ma il piano di salvataggio prevede un secondo passaggio: Shandong inietterà risorse fresche per circa 180 milioni, delle quali 100 milioni di equity (cioè risorse proprie) e altri 80 milioni come working capital facility. I 100 milioni di mezzi freschi saranno forniti in maggioranza da Shandong e, in parte minore, da Rbs e Strategic Value Partners.
L'accordo sembra raggiunto, manca l'ok definitivo.