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Con il sole si torna in barca

Armatori di primavera

Ammettiamolo: per un popolo latino non è concepibile navigare d’inverno in Mediterraneo. Caraibi, Polinesia e altre mete esotiche sono per molti il giusto compromesso in attesa di tornare sulla propria barca e solo in pochi hanno affrontato a bordo del loro “giocattolo” le trasferte al caldo. Certamente tanti velisti si sono cimentati nei campionati invernali o in qualche crociera in solitario, ma per la maggior parte dei diportisti bisogna aspettare la primavera perché sbocci nuovamente la passione, la voglia di navigare e il desiderio di fare i lavori in barca per prepararla all’estate. Ora è il momento di partire, di mollare gli ormeggi e di affrontare i primi spruzzi di acqua salata. Quello che speriamo è di poterci godere le nostre navigazioni senza troppi intoppi. E quindi, per l’ennesima volta, chiediamo un corretto sistema di ispezioni in mare e a terra. Basta con gli inutili e continui controlli da parte di Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto o altri enti che si contendono la possibilità di verificare se siamo in ordine. Quello che si auspica da anni è una verifica preventiva in porto, ma una all’anno è più che sufficiente! Basta con il perseguitare il diportista durante i week-end. Nel 2010 i controlli, soprattutto della Guardia di Finanza, hanno esasperato non pochi diportisti che quest’anno hanno deciso di non mettere più la barca in acqua o di tenerla all’estero. Ritengo che le verifiche siano giustissime, ma quando una persona viene fermata sei volte e più in una stagione si cade nell’eccesso.

Non si preannuncia un anno facile per i diportisti perchè alle problematiche di aumento dei costi si deve aggiungere la recente guerra in Libia che renderà meno tranquilla la navigazione in certe aree del Mediterraneo, Sicilia del Sud in primis. Mi auguro che prima dell’estate la situazione si tranquillizzi e che non vi siano strascichi che possano penalizzare una nautica già colpita da tante problematiche. Il turismo nautico potrebbe essere una grande risorsa per il nostro Paese, basterebbe soltanto che il nostro Governo si accorgesse del suo potenziale. Ora i porti ci sono, o perlomeno si stanno costruendo, dobbiamo però lavorare affinché questo settore venga riconosciuto come punto di forza dell’Italia. UCINA e il suo presidente Albertoni si stanno dando molto da fare, bisogna però cambiare certe mentalità e soprattutto far capire che armatore non è sinonimo di evasore.

La seconda edizione del NavigaMI, il Salone Nautico di Milano sul Naviglio Grande, voluto da Yacht & Sail e realizzato in partnership con la Navigli Lombardi, è alle porte. Si svolgerà da venerdì 29 aprile a domenica primo maggio e sarà come lo scorso anno una festa per tutti gli appassionati di barche. Sarà possibile provare lungo il Naviglio le barche esposte - a motore e fino a 12 metri - e ci saranno tantissimi stand dedicati ai cantieri, agli accessori, all’abbigliamento. Due le principali novità: un’area dedicata ai più giovani e una alla subacquea. I giovani lupi di mare troveranno simulatori di vela e di barca a remi, i gommoni scuola della Federazione Motonautica e Rafting, e i corsi della LNI di Milano. I sub avranno a disposizione una piscina dove testare le novità dell’attrezzatura in anteprima. E, a grande richiesta per gli studenti, la possibilità di partecipare ad un corso per conseguire la patente nautica a motore entro le 12 miglia a un costo promozionale con le scuole ‘Vivere la Vela’ e ‘Horca Myseria’. Il NavigaMI è una festa della nautica per tutti e di tutti. L’ingresso è gratuito e il Salone è aperto dalle 10 del mattino fino alle 23. Tutto lo staff di Yacht & Sail sarà presente sul Naviglio.Vi aspettiamo.

Andrea Brambilla