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Un mercato a singhiozzo

Tutti abbiamo aspettato -con molta apprensione - il Salone di Genova 2010. Per la cantieristica, dopo gli appuntamenti di Cannes e Monaco, la rassegna ligure era la “cartina tornasole” della situazione del mercato. E la risposta non è tardata a venire già dai primi giorni. Il pubblico interessato all’acquisto si è visto, dando un po’ di conforto agli operatori. Il cliente, futuro armatore è però più attento e vuole prodotti di qualità; visita più barche e magari chiede anche lo sconto. Il mercato non è ripartito completamente e negli ultimi mesi ha dato dei segnali a...singhiozzo. Ma il segnale positivo si vede e in molti a Genova lo hanno registrato.
Discorso diverso quello da farsi sulla rassegna vera e propria che, arhciviata la cinquantesima edizione, deve lavorare molto per il suo futuro, soprattutto per tornare a uno standard di livello mondiale e non solo europeo come alcuni operatori del settore si lamentano. Stand lasciati vuoti e in banchina spazi liberi eccessivi - tanto che è stato battezzato il “salone delle barche senza parabordi” - hanno chiaramente dato il via libera a commenti negativi. La nostra domanda è una sola. Perché con un mercato in calo del 30% non si è deciso di ridurre di altrettanto lo spazio espositivo, evitando così ai visitatori inutili e lunghe “passeggiate” lungo banchine vuote? La riduzione sarebbe stata giustifica e non avrebbe dato adito a commenti negativi.

Si è tenuta la premiazione dei Nautical Design Awards, ovvero l’eccellenza della nautica italiana, organizzati da Yacht & Sail e ADI - Associazione per il Disegno Industriale. Un evento nuovo e molto importante che ha permesso a una Giuria composta da esponenti dell’ ADI e da armatori di indicare il meglio dei progetti e degli accessori presentati tra il settembre 2009 e il settembre 2010. Tra i personaggi in Giuria, appassionati illustri come Pier Silvio Berlusconi, Matteo Marzotto, Lamberto Vallarino Gancia e Remo Ruffini. Ma oltre alla Cena di Gala dove sono stati assegnati i premi,
Yacht & Sail e ADI hanno organizzato una mostra aperta al pubblico nella centralissima via Dante a Milano, dove si potevano ammirare i modellini della imbarcazioni vincitrici. Una scelta che conferma la nostra volonta di portare la nautica nelle città dove ci sono gli armatori e al contempo promuovere la cantieristica italiana. Sul prossimo numero un ampio servizio di tutti gli eventi del Nautical Design Awards 2010.

In questo numero abbiamo realizzato un’attenta inchiesta sul mercato del charter. Un’esigenza dopo un’estate in cui le lamentele pervenuteci da parte degli utenti sono risultate sopra la media. Purtroppo questo settore sta soffrendo sempre di più a causa della crisi genrale. Il risultato, tutto a discapito dell’utilizzatore finale, è che le società armatrici hanno imbarcazioni sempre più vecchie e forniscono servizi scadenti utilizzando personale improvvisato.
Ma qualche colpa l’hanno anche i broker che spesso non controllano direttamente la qualità dei prodotti che vendono. La risposta dell’utente è spesso quella del “fai da te” attraverso i siti internet, una soluzione a volte più economica ma anche più rischiosa e che non sempre offre dei reali vantaggi e di qualità. Noi la consigliamo solamente se si conosce bene la società armatrice, come ci conferma nell’intervista Diego Rossetti grande appassionato di vela e grande noleggiatore.

Andrea Brambilla