Oro, incenso e petrolio
Non più Dubai. O almeno non solo. La città che nell’immaginario collettivo rappresenta gli
Emirati Arabi, quel mondo da Mille e una notte de
l futuro, fatto di grattacieli, hotel a 7 stelle, sceicchi, Ferrari e limousine, sembra aver corso troppo. Oggi, soffocata dall’inquinamento e dal traffico, appesantita da troppi cantieri, Dubai sembra aver perso in parte il proprio smalto. A favore della capitale
Abu Dhabi, che ha imparato la lezione e alla rapidità dello sviluppo ha saputo unire, almeno per il momento, attenzione per l’ambiente e per la cultura, puntando a diventare la meta più raffinata degli Emirati. E non si accontenta di realizzare un numero di porti turistici e hotel eleganti da
far invidia alla Costa Azzurra, ma ha scomodato le più grandi star internazionali dell’architettura, da Frank O. Gehry a Jean Nouvel, da Zaha Hadid a Tadao Ando, per progettare musei e spazi d’arte, tra cui “succursali” del Louvre e del Guggenheim, sull’isola di Saadyat, destinata a diventare il polo culturale non solo di Abu Dhabi ma dell’intera regione. Una meta nautica Ce n’è per tutti, e anche la nautica vuole la sua parte.
Dal 2008 Abu Dhabi ha il proprio Yacht Show (nel 2010 sarà dal 25 al 27 febbraio) e nell’Emirato sono in costruzione ben sedici nuovi marina, di cui sei solo nelle Desert Islands. Queste otto isole poche miglia al largo della costa occidentale di Abu Dhabi ospitano, tra sabbie dorate e acque trasparenti, i più sofisticati resort & spa dell’Emirato, oltre alla bella riserva naturale di Sir Bani Yas Island, con l’Arabian Wildlife Park. Ma nel Paese in cui gli opposti si incontrano e le contraddizioni paiono solo apparenti, ha di recente aperto i battenti anche lo Yas Circuit Marina, fresco dell’ultimo
Gran Premio di Formula 1, che ha permesso a pochi fortunati di assistere alla gara direttamente dal ponte dei loro yacht ormeggiati ai bordi della pista. Un’offerta nautica immensa in rapporto alle dimensioni dell’area, che ha però il pregio di regalare, grazie alle condizioni meteo favorevoli e alla conformazione della costa, ricca di isole, una navigazione di tutto relax, con servizi a terra di altissimo livello.
Ci si imbarca all’International Marine Club, nel Breakwater District, o, per gli appassionati di pesca, all’Al Baaten Marina. Ma solo dopo aver visitato
la Grande Moschea dello Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan e il Forte del Palazzo Bianco, con i suoi magnifici giardini, o aver dedicato almeno una giornata allo shopping nei due pricipali mall cittadini (l’Abu Dhabi Mall e il Marina Mall) e alle magnifiche spiagge attrezzate dell’Hilton e del Beach Rotana, con tanto di Spa e wet bar. Isole a parte, bisogna spostarsi molto più a Nord (circa 150 miglia), oltre Dubai e Ras al-Khaimah, il piccolo Emirato che ha avuto il suo momento di gloria come possibile sede della prossima America’s Cup, per trovare nella penisola del Musandam, in territorio omanita, una zona di navigazione davvero entusiasmante...
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