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2010-11-10

Voglia di sole? Caraibi, che la festa cominci!

Capo Verde: nuovi descubridores

In catamarano da Sal a Boa Vista, nell’arcipelago di Capo Verde, al largo del Senegal. Isole di saudade dove il turismo è un investimento per il futuro e la storia antica parla di pionieri e navigatori oceanici

Caraibi, che la festa cominci!

In occasione delle grandi regate internazionali le isole più glamour dei Caraibi si trasformano. Un’atmosfera magica, che si può vivere da spettatori o partecipando alla competizione, tra teste coronate, rock star e velisti professionisti

Voglia di mare? Le proposte per l'autunno e l'inverno

Caraibi, Sud Est Asiatico, Oceano Indiano e tante altre crociere esotiche per trascorrere al meglio una vacanza invernale Siamo in pieno autunno ed è ora di pensare alle possibili mete dovre trascorrere il ponte dell'Immacolata o le vacanze natalizie: ovviamente in barca e al caldo!

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In occasione delle grandi regate internazionali le isole più glamour dei Caraibi si trasformano. Un’atmosfera magica, che si può vivere da spettatori o partecipando alla competizione, tra teste coronate, rock star e velisti professionisti

Eeguire l’estate su candide spiagge dall’altra parte del mondo, quando in Mediterraneo comincia a piovere e far freddo... E se per una volta, anziché cercare lo splendido isolamento in isole quasi disabitate e scomode da raggiungere, ci tuffassimo nelle mondanità di una regata tropicale, accompagnati dall’adrenalina della competizione sportiva? Visitare un’isola caraibica durante una regata internazionale è molto divertente, si può scegliere se essere solo spettatori o anche partecipanti, cercando imbarco oppure noleggiando una barca con amici, con o senza skipper ed equipaggio. Per l’isola è un momento particolarmente vivace, animato da gente sportiva e bella, accomunata dalla passione per la vela.

Sfidarsi per gioco
Nel marzo scorso abbiamo partecipato alla 24a edizione della Bucket Regatta di St. Barth a bordo di Baracuda, un Perini Navi di 52 metri, e l’esperienza ci ha entusiasmato. L’equipaggio era composto da Mauro Pelaschier, timoniere, Francesco Valenza e altri quattro velisti del team Doyle Italia. La Bucket è una delle regate del circuito caraibico, tutte con atmosfera tipicamente anglosassone, più sportive e meno formali rispetto alle nostre regate in Mediterraneo. Teste coronate, rock star o velisti professionisti, accaniti regatanti, tutti vengono per divertirsi, non per vincere, per sfidarsi in acqua durante il giorno e godere delle feste e dell’atmosfera chic ma vacanziera di St. Barth. Non è una passerella mondana, come spesso succede da noi, non è un “must” esserci. Semplicemente è bello, divertente e coinvolgente. I numeri della regata parlano da soli: 55 richieste d’iscrizione su un limite di 40 barche per il 2010, duemila regatanti sulle 39 barche ammesse (lunghezza tra i 25 ai 60 metri), vicino al miliardo di dollari il valore della flotta. Di Baracuda e di molti altri yachts partecipanti è gentilmente richiesto che non si scriva il nome dell’armatore, ma ci piace raccontarvi del fantastico comandante inglese, l’imperturbabile Simon, e del suo equipaggio cosmopolita, Igor e Alessio, Kristy, Martine, Zoe, Tom e Mark. La prima sera la maggior parte degli armatori si è riunita al famoso Maya’s Restaurant, poi la grande tensostruttura montata in banchina ha ospitato informali feste per tutti fino alla premiazione finale. Una di queste ha avuto come protagoniste le barche e i loro cocktail: tutti i regatanti muniti del colorato braccialetto-lasciapassare potevano visitare le barche in banchina e assaggiare le loro specialità. Gli equipaggi di bordo hanno avuto il loro da fare, ma ci è sembrata una bella iniziativa, che incoraggiava la socializzazione. Impensabile nel mondo congelato delle regate italiane!!! Ogni sera c’erano anche feste private, nelle splendide ville affacciate sul porto di Gustavia, la capitale, o sull’oceano.