Briand al posto di Farr, più attenzione ai dettagli, un interior lay out ben sopra le attese. Ma soprattutto una costruzione accurata dello scafo, quasi da custom
Se il comando del paterazzo non è particolarmente riuscito, di contro lo studio dei profili e dei flussi poppieri è stato già visto solo sul Mari Cha IV, l’oggetto da corsa da 140 piedi di Robert Miller che ha preso vita sempre dalla matita di Philippe Briand. Tra quelle provate nel nostro test, la situazione ideale per questo scafo è senza dubbio quella caratterizzata da vento medio, una brezza tra i 10-12 nodi, così che quando siamo in navigazione l’angolo di poppa sfiora l’acqua e il timone diviene morbido e preciso. Equilibrato sotto vela, il First 45 accelera rapidamente e l’assetto longitudinale va controllato con i pesi dell’equipaggio. Da sottolineare che Beneteau propone una versione della barca per ben figurare in IRC: albero allungato, randa di 61 mq e genoa di 54 mq. Minore penalizzazione di stazza, maggiori possibilità di successo. Tanto è interessante per l’imprinting corsaiolo, tanto il First 45 è sorprendente sottocoperta, sia per la cura e l’attenzione a soluzioni più pratiche, sia per la scelta di materiali dai colori “chêne blond” e dal design innovativo per le abitudini del “Chantier”. Potendo sfruttare al massimo l’altezza per la buona qualità della controstampata, i celini sono solamente centrali ma privi di tientibene, che invece non mancano nel quadrato e nei passaggi sulle murate verso prua, tutti discretamente rivestiti in similpelle. I volumi non sono da meno rispetto agli yacht dello stesso range, ma gli spazi sono quelli che sono a bordo di un 45 piedi, e quindi non c’è molto da inventare per le disposizioni. Dunque la cucina a L è sempre sulla murata di dritta insieme al divanetto, e la zona carteggio con il living attiguo destinato ai momenti conviviali sono su quella di sinistra. La cabina di prua è quindi destinata esclusivamente all’armatore con il proprio bagno e doccia separati, mentre a poppa le due cabine matrimoniali sono per gli ospiti che dovranno dividersi un solo bagno. Ma sei persone, in ogni caso, non avranno problemi di vivibilità