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Sabato 11 e domenica 12 giugno alle 15:50

In due puntate, in onda su Y&S (Sky canale 430) sabato 11 e domenica 12 giugno alle 15:50, SULLE ORME DI NANSEN racconta l’impresa compiuta dal norvegese Børge Ousland e dallo svizzero Thomas Ulrich, che hanno ripercorso la marcia verso il Polo Nord intrapresa centodieci anni prima dai due grandi esploratori norvegesi Fridtjof Nansen e Hjalmar Johansen. Un viaggio pieno d’insidie che nessuno aveva più potuto ripetere prima a causa della decisione della Russia di ritenere quei luoghi zona militare. E per questo interdetta a chiunque. Ma dopo essere riusciti a ottenere l’autorizzazione, Ousland e Ulrich hanno potuto dare inizio al loro sogno. Un sogno che si è trasformato nel corso dei giorni in un’esperienza indimenticabile, fatta di fatica e pericolo costante.
E a onor del vero, anche priva di tutte quelle dotazioni di sicurezza che caratterizzano molte spedizioni “eroiche” odierne: telefono satellitare e GPS.
Non le avevano Nansen e Johansen, giocoforza, quando nel marzo del 1895 lasciano a Otto Sverdrup il comando della nave, e della spedizione, e con due kayak, tre slitte e 24 cani puntano verso il Polo nord. Dal punto in cui sono, 84°00'N, il Polo dista in teoria 660 Km (360 Nm). Meno di un mese dopo i due raggiungono 86°14'N, stabilendo il nuovo record artico. Poi, sfiniti, iniziano il viaggio di ritorno. Obiettivo: raggiungere la Terra di Francesco Giuseppe. Il 26 agosto approdano su una piccola isola, dove decideno di trascorrere l'inverno cacciando orsi e foche per sopravvivere.
I cani sono ormai tutti morti. Il 19 maggio 1896 Nansen e Johansen riprendono i kayak e in capo a due mesi raggiungono Cape Flora, all'estremita' ovest dell'Isola Northbrook. Sistemati nel nuovo rifugio, a metà giugno a Nansen pare di sentire un cane che abbaia. Si infila gli sci e si dirige verso il punto da cui sembra provengano i suoni.
Poco dopo vede un uomo: e' l’esploratore Frederick Jackson. E con un incontro che non ha nulla da invidiare a quello ben piu' celebre avvenuto tra Stanley e Livigstone, Jackson e Nansen si stringono la mano pronunciando soltanto, rispettivamente: “Lei è Nansen, vero?”, “Sì, sono Nansen”. Per i due superstiti e' la salvezza.